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HD6970 e HD6950: Cayman al debutto - Eyefinity, HD3D e UVD3

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Eyefinity, HD3D e UVD3

Eyefinity - DisplayPort 1.2

AMD ha recentemente introdotto Eyefinity 6, una tecnologia che nella serie HD5800 permette di collegare fino a 6 display mediante l’utilizzo di 6 relative porte DisplayPort 1.1.

Eyefinity_HD5800

 

Con l’aggiornamento alla versione 1.2 del DisplayPort (DP) le HD6800 sono in grado tramite due soli output mini-DP, di pilotare lo stesso numero di schermi. Ogni porta ora è in grado di gestire contemporaneamente fino a tre schermi per una risoluzione massima fino a 16k x 16k contro gli 8k x 8k della precedente generazione. Ciò permette ad esempio di utilizzare sei schermi 2560*1600 affiancati orizzontalmente, configurazione non permessa con le HD5000.

configurazioneDP1.2

 

L'aumento di risoluzione è stato possibile grazia al notevole incremento apportato alla banda passante del link DP 1.2.

DP_1.2

 

Per gestire i sei monitor utilizzando le due porte mini-DP esistono due possibili configurazioni. Una prevede l’utilizzo della tecnologia MultiStream Transport (MST), che permette a un unico link DisplayPort di trasmettere contemporaneamente tre diversi flussi video. In questa configurazione i monitor dovranno fornire sia un ingresso sia un’uscita DisplayPort, in modo tale da poter ritrasmettere il segnale al monitor successivo nella catena.

DP-_Daisy_chain

Alternativamente è possibile utilizzare degli HUB MST che separano il segnale MultiStream proveniente da una DP e lo inviano direttamente a ciascun monitor attraverso una delle qualsiasi tecnologie attualmente in commercio, vale a dire HDMI, D-sub o DVI o DP.

Eyefinity_MST

 

E’ altresì possibile trasmettere il segnale attraverso le due porte DVI integrate nelle HD6800 e utilizzare degli HUB MST più economici, in grado di separare due soli stream dal display port.

Eyefinity_MST-2

 

Sia gli HUB MST sia i monitor con ingresso e uscita Display Port saranno disponibili sul mercato già dai primi mesi del 2011.

HD3D – La stereo-visione secondo AMD

AMD ha deciso di intraprendere per il 3D una strada condivisa con diversi partner e progetti open source. La tecnologia si chiama Open 3D Stereo Initiative ed è stata sviuppata in collaborazione a diverse aziende, sia del campo software, come Cyberlink e Arcsoft per i player di Bluray 3D, sia nel campo hardware come i produttori di monitor (LG, Samusng, Viewsonic) e di occhiali (RealD, XpanD).

La tecnologia 3D è supportata attraverso le nuove connessioni introdotte nelle HD6800, vale a dire DisplayPort 1.2 e HDMI 1.4a.

Il primo standard prevede un piccolo pacchetto d’informazioni (Main Stream Attribute) trasmesso dopo ogni frame, durante l’intervallo di blank, per segnalare la presenza di un frame destro o sinistro o di un frame o, nel caso di flusso video normale, l’assenza della stereo visione.

DP1.2_MSA

MSA_tabella

 

L’HDMI 1.4a prevede invece l’impacchettamento dei frame destro e sinistro in un unico frame alto circa il doppio. Il frame sinistro è posto sopra al destro, separato da una zona chiamata active space. I monitor e le TV compatibili con HDMI 1.4a sono in grado di riconoscere questo pacchetto e di separare i due frame in modo di segnalare in modo corretto agli occhiali 3D quando la frequenza di shuttering per visualizzare alternativamente il frame destro e quello sinistro.

HDMI_1.4a-2
HDMI_1.4a

 

La gestione dei flussi 3D richiede una particolare architettura del Frame Buffer implementata in questa serie a livello di API e denominata Quad Buffer. Questa tecnologia è fondamentale per l’organizzazione dei frame e la segnalazione della polarità che giungono dal software, che può essere sia un gioco basato su DirectX 11 con relativo livello di conversione 3D, sia un player multimediale di contenuti 3D.

quad_buffer

 

In entrambi i casi, il Quad Buffer avrà il compito di impacchettare e veicolare le coppie di frame verso l’HDMI o il DisplayPort.

UVD3 - Miglioramento delle prestazioni di decodifica video

Il PC non è più considerabile, ormai da tempo, esclusivamente come potente calcolatore bensì ha invaso molti settori che esulano il compito di strumento professionale e in primo luogo quello della multimedialità. Ormai i contenuti ad alta definizione (HD – High Definition) stanno sempre più prendendo piede nel mercato e gli utenti che ricercano un’esperienza multimediale più coinvolgente devono adeguarsi orientando la scelta del proprio hardware in maniera opportuna. Di fatti la diffusione della TV in HD, dei display ad alta risoluzione e di molti titoli cinematografici in formato HD DVD o Bluray non garantisce un’esperienza capace di soddisfare l’utente più esigente se questi contenuti non sono supportati da un PC che offra le giuste risorse per la loro riproduzione. Per questo motivo AMD ha ben pensato di puntare sul miglioramento delle prestazioni dei propri prodotti per la riproduzione di contenuti ad alta risoluzione.

Già nelle VGA delle serie HD 2600 e HD 2400, AMD aveva introdotto il Unified Video Decoder (UVD) per abilitare il decoding di video in HD nel maggior numero possibile di configurazioni per PC. L’UVD è un blocco di hardware dedicato alla sola riproduzione di video nei formati VC-1 e H.264/AVC in maniera tale da poter ottenere la migliore accuratezza e le più alte performance possibili. Questa soluzione permette di convogliare il carico computazionale del playback dei contenuti in HD verso la GPU, liberando così la CPU da tale onere e lasciandola libera di processare altri dati. In più tale gestione della riproduzione video consente anche di ottenere consumi più contenuti a livello di sistema, cosa piuttosto congeniale alle configurazioni che devono garantire una lunga autonomia in condizioni di utilizzo che prevedono una batteria come unica fonte di potenza. Questi vantaggi non sono, però, apprezzabili solo nei prodotti mobile ma consentono nei sistemi desktop di ottenere un minore surriscaldamento della CPU e un conseguente minor rumore generato dal sistema di raffreddamento: caratteristica sicuramente allettante per chi cerca un HTPC.

Oggi, con la presentazione della famiglia HD 6800, AMD introduce la terza generazione della tecnologia UVD (chiamata per l’appunto UVD3), la quale garantisce l’accelerazione grafica nella riproduzione di un ben più ampio numero di formati video. Ora UVD3 vanta di una migliore riproduzione, in termini di performance, anche dei video in formato MPEG-2, MPEG-4 part 2 ASP (conosciuto anche come DivX/xVid) e Multi-View Codec (MVC). Assume particolare rilevanza l’introduzione di quest’ultimo formato che risulta essere l’unico codec utilizzato per la codifica dei Bluray 3D. L’MCV è niente meno che la combinazione di due flussi video in H.264 e ciò significa, ai fini della riproduzione, un critico carico computazionale per il sistema. Le VGA della serie HD 6800 consentono, quindi, di delegare questo temendo calcolo alla scheda grafica lasciando libere così le risorse della CPU. Per dei valori di riferimento di tali prestazioni è possibile analizzare il grafico qui sotto riportato.

bluray_cpu_load

Nell’immagine seguente è, invece, ben rappresentata l’evoluzione subita dall’ UVD nel corso delle tre generazioni.

UVD-evolution

I frame dei flussi video riprodotti dalle schede grafiche AMD sono sottoposti anche a un post processing finale per la correzione di artefatti visivi. Succede spesso, infatti, che la trasmissione dei contenuti, il video interlacing, la riduzione di risoluzione,lo scaling e alte rate di compressione introducano nelle immagini dei fastidiosi artefatti. Rimane però da dire che gli artefatti di tipi differenti possono essere più o meno antipatici secondo le preferenze dell’utente. Per questa ragione AMD ha introdotto la possibilità all’utilizzatore di impostare queste opzioni seguendo i propri gusti e la propria percezione visiva. Il post processing include differenti operazioni di correzione, tra le quali possiamo annoverare come più importanti  l’Advanced De-Interlacing, l’Inverse Telecine, l’impostazione avanzata per il controllo della vibrance e della saturazione del colore, un processo di riduzione del rumore senza compromissione dei contorni delle figure e il supporto per display con risoluzione superiore al 1080p.

L’ultima caratteristica che è doveroso riportare è l’Accelerated Video Transcoding (AVT) che AMD ha introdotto nel 2009 per ottenere performance maggior nella transcodifica dei video. AVT, infatti, è una combinazione di hardware e software a basso livello che consente di convertire dei video in formato H.264 e MPEG-2 per ottenere una risoluzione, al massimo pari a 1080p, adatta al particolare display utilizzato come output. Anche questo processo è totalmente imputato al scheda grafica, ottenendo così migliori prestazioni e riducendo il carico del resto del sistema. Qui sotto sono disponibili uno schema e i dati concernenti l’AVT.

avt_scheme

avt_graphics

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